Multe nelle aree pedonali, l'inganno di De Magistris


Fratelli d'Italia, attraverso il coordinatore cittadino Andrea Santoro, denuncia: "sulle multe della nuova area pedonale, la Giunta De Magistris ha ingannato i napoletani".

"Con le delibere 331 e 332 di Giunta Comunale e con i comunicati stampa rilasciati al seguito, l'Amministrazione De Magistris ha fatto credere ai napoletani che le multe elevate in seguito alla maldestra istituzione di una nuova area pedonale nel centro antico verranno annullate. Così non sta accadendo. Non esiste alcun annullamento d'ufficio. Chi non fa ricorso al Giudice di Pace o al Prefetto non avrà alcuna speranza di ottenere l'annullamento. Questo è bene chiarirlo, perchè molti sono convinti che il Sindaco abbia fatto annullare tutto. Non è così. Prima o poi i verbali verranno iscritti a ruoli e fra qualche anno arriveranno le cartelle esattoriali ed i fermi amministrativi sui veicoli".

"Il problema più grosso -spiega il coordinatore cittadino di Giorgia Meloni- è che anche chi presenta ricorso al Prefetto o al Giudice di Pace (in questo caso pagando anche le spese) non ha alcuna certezza di ottenere l'annullamento, perchè formalmente i verbali sono corretti, perchè la delibera di istituzione delle aree pedonali provvisorie non è mai stata annullata. Non si può annullare un verbale in autotutela se formalmente è corretto. Va prima annullata in autotutela la delibera di istituzione delle aree pedonali provvisorie".

"De Magistris deve fare due cose se vuole risolvere realmente il problema: la prima è annullare in autotutela la delibera di istituzione delle aree pedonali provvisorie, in modo da far venir meno il presupposto giuridico su cui si fondano i verbali. La seconda cosa da fare, forse ancora più difficile, è chiedere scusa ai napoletani per la sciagurata approssimazione della sua Amministrazione che ha causato una situazione così deprecabile".

"Fratelli d'Italia sta predisponendo presso i propri Circoli territoriali un pool di legali che gratuitamente offrirà consulenza ai napoletani che sono incappati, loro malgrado, in questa vicenda".